Si è brillantemente concluso l'annuale Campo Astronomico del Centro Italia, organizzato ormai da 14 anni da un gruppo di Astrofili di Pescara, insieme ad altri marchigiani. Il campo di quest'anno aveva un significato particolare, in quanto è stato il primo organizzato dall'Associazione Astrofili Pescaresi "RA", formatasi ufficialmente solo all'inizio dell'anno.
Come di consueto, il campo si è tenuto in località Fonte Vetica, sul Gran Sasso, a 1.650 mt. s.l.m., sito scelto per l'eccezionale chiarezza del cielo e per il comfort del rifugio d'appoggio.
Quest'anno il campo si è prolungato per ben 5 giorni, dal 30 luglio al 4 agosto, con una partecipazione molto numerosa. Sono stati presenti per tutto il campo i soci Gaspra Marco Di Biase, Bruno Cirillo, Paolo Vigilante, Filippo Scena e Piero D'Incecco, mentre altri soci si sono alternati nei giorni successivi (Gianni Mantini, Francesco Carlucci, Giorgio Costanzo, Giovanni Di Fabio), insieme agli amici Astrofili marchigiani (Brunello Corchia, Gruppo Astrofili Piceni, e Massimo Caimmi, Associazione Jesina Astrofili).
I primi tre giorni del campo sono stati caratterizzati da un cielo particolarmente limpido e sereno, che ha permesso l'osservazione sia visuale, sia fotografica di molti oggetti, i cui risultati possono essere visitati nell'ampia galleria fotografica. L'ottimo seeing ha permesso di individuare oggetti fuggevoli anche ai soci meno esperti, con l'aiuto dei veterani.
La giornata più emozionante del campo è stata sicuramente quella di mercoledì 2 agosto, giornata dedicata alla didattica e alla divulgazione. Sono accorsi, oltre a tutti gli altri soci, citati sopra, anche alcuni appassionati e curiosi, attratti dalla pubblicizzazione dell'evento su riviste e quotidiani. All'intera, intensa giornata ha partecipato anche la capo redattrice della nota rivista naturalistica "D'Abruzzo", raggiunta poi dal Direttore della stessa rivista, in veste di fotografo, per studiare l'attività giornaliera della nostra associazione.
La giornata è cominciata intorno alle 10:00, con l'arrivo di tutti gli interessati e la partenza per l'Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore, dove è stato possibile visitare il telescopio russo in dotazione (un Ritchey Chretien da 110cm di diametro), coadiuvati dal personale addetto, che ha illustrato i progetti e le attività dell'osservatorio, ormai sede distaccata dell'osservatorio romano di Monte Mario, rivolte soprattutto alla ricerca di supernovae, mostrandoci anche alcuni recenti risultati.
Nel pomeriggio, si sono tenute due tavole rotonde su argomenti di particolare interesse per chi si vuole avvicinare all'astronomia, come alcuni dei soci più giovani ed alcuni curiosi sopraggiunti.
La prima conferenza, dal titolo "Vita e struttura delle stelle. Conosciamo il sole" è stata tenuta da Paolo Vigilante, che ha toccato le conoscenze di base sulle stelle ed ha preparato alla successiva osservazione del sole, effettuata con un rifrattore 80 mm f/5, volta soprattutto alle macchie solari, particolarmente intense in questo periodo, osservazione parzialmente disturbata dalle nuvole passanti.
La seconda conferenza, dal titolo "La fotografia astronomica: croce e delizia degli astrofili", tenuta da Bruno Cirillo, ha invece affrontato le difficoltà della fotografia degli oggetti del profondo cielo e le differenze fondamentali con la fotografia tradizionale, sia dal punto di vista strumentale, sia da quello applicativo.
Prima di cena, sfruttando le ultime ore di luce, si è provveduto al montaggio dei telescopi per l'osservazione notturna, svoltasi nel piazzale del campeggio adiacente al rifugio "De Carolis", alla presenza di circa 25 persone, tra soci e non. Sono stati utilizzati diversi telescopi di vari tipi e grandezze (Schmidt-Cassegrain da 20cm e da 25cm di diametro, dal classico Newton 114/900 a un Newton 200/800, rifrattori da 80 e 90mm). La guida dei soci più esperti, soprattutto di Paolo Vigilante, ha permesso anche ai più inesperti di assimilare, dal lato pratico, le prime nozioni per l'osservazione del cielo e di apprezzare alcuni affascinanti oggetti, nonché di comprendere il significato di quanto già sentito a livello teorico. Nonostante le nuvole, la serata ha raggiunto gli scopi prefissi, lasciando curiosi e appassionati soddisfatti dell'esperienza.
Nell'ultima notte, l'osservazione è stata ostacolata dalle nuvole, che hanno lasciato spazio ad una limitata osservazione visuale agli ultimi rimasti, ma non hanno consentito una proficua attività fotografica.
Nel complesso, il campo ha avuto sicuramente buoni risultati, sia dal punto di vista dell'osservazione, visuale e fotografica, dei soci, sia dal punto di vista divulgativo, avendo dato un piccolo contributo all'avvicinamento di alcuni curiosi a questo affascinante hobby. L'appuntamento è al prossimo campo, nel 2001.