Escursione astronomica del 23/02/2001

Anticipando l'escursione di sabato 24/02 date le pessime previsioni atmosferiche visionate in rete, alcuni soci hanno deciso di organizzarsi anche per la sera prima date le discrete condizioni previste.

In effetti venerdì il cielo appariva sereno e limpido; ci siamo dati appuntamento sul Voltigno e, quando arrivai verso le 20:30 dopo la consueta capatina di ristoro al "Fungarolo", trovai già operativi gli amici Piero Frangini, Bruno Cirillo e Enrico Zimuel alla sua prima vera escursione astronomica in un sito di montagna.

Io, invece, certo non più astrofilo di primo pelo (purtroppo), festeggiavo la mia centesima spedizione. Il cielo è stato sempre sereno e limpido anche perché soffiava un corposo vento da nord-est; da quella direzione si notava una leggera velatura sopra l’orizzonte e frequenti lampi in lontananza, segno che sul mare di certo divampava un temporale.

Gruppo al Voltigno: Enrico Zimuel, Bruno Cirillo, Piero Frangini, Marco Di Biase

Da sinistra verso destra: Enrico Zimuel, Bruno Cirillo, Piero Frangini, Marco Di Biase.

"Sul campo" avevamo montato un 114/500, un MTO/1000, un Vixen 200/4 e un Vixen ED 102/9. Con questi strumenti abbiamo effettuato prevalentemente osservazioni visuali dato il forte vento a raffiche, solo Bruno è riuscito a fotografare in parallelo con un 135mm usando la pellicola TP iper.

Sulle due foto nel campo della nebulosa Rosetta è risultato uno strano oggetto di aspetto diffuso che nessuno di noi si aspettava; dai controlli effettuati da Bruno si esclude una cometa conosciuta (anche un burst di una cometina appare molto improbabile) per cui, dopo averci consultati, Bruno inviava un e-mail di allerta ad alcuni esperti di corpi minori del sistema solare con la recondita speranza che qualcuno ci desse conferma dell’avvenuta scoperta di una nuova cometa. Troppa grazia..., io, pragmaticamente, penso che possa essere un detrito spaziale di scarsa consistenza che si sia disintegrato sugli strati alti dell’atmosfera, ma... la speranza è sempre l’ultima a morire.

Intanto la rivista Coelum ci ha dato l’onore di inserire un allerta sulla sua home page di questo tenore: "UNA NUOVA COMETA?" Il giorno dopo si leggeva un po’ più in piccolo: Uno strano oggetto vicino alla Rosetta. Cliccando sulle scritte si può richiamare l’email di Bruno (rimasto guarda caso anonimo...) con la sua foto ed un ingrandimento dell’oggetto sconosciuto.

Purtroppo la spedizione effettuata il giorno dopo da lui e Mirko per cercare di rifotografare la zona di cielo interessata non ha portato alcun esito per via delle non favorevoli condizioni osservative sul Voltigno. Forse la natura dell’oggetto non trapelerà mai. Speriamo che qualche altro astrofilo abbia potuto effettuare qualche osservazione utile e venga a galla la verità.

Verso le ore 2:30 del 24/02, quando si è sufficientemente alzata sull’orizzonte est/nord-est, è stata osservata proficuamente la cometa 1999 T1 McNaught/Hartley con il 20 cm nel quale appariva evidente con la sua chioma abbastanza compatta, senza coda visibile, stimabile di poco superiore alla settima magnitudine. Una bella visione favorita dalla limpidezza del cielo.

Durante quasi tutta la nottata (fino alle 3), abbiamo potuto osservare molti oggetti Messier iniziando dalla grande nebulosa D’Orione, che ha offerto una suggestiva visione al rifrattore mentre tramontava sullo sfondo alberato di un crinale di montagna, e continuando con M35, M44, M3, M97, M108, M106, M81/82, M52, M92... molti dei quali traguardati attraverso il sistema di puntamento automatico "Palomar AD 2000" adattato con successo alla mia Takahashi EM 10 e che provavo sul campo per la prima volta. Posso senz’altro ritenermi soddisfatto della precisione di puntamento dopo l’allineamento a due stelle; l’oggetto appariva sempre nel campo di un oculare Pentax XL da 14 mm che offriva 64x al rifrattore semiapo. Un resoconto più dettagliato, per chi potrà sentirsi interessato o incuriosito, mi riservo di scriverlo in un articolo specifico nella sezione "Autocostruzione" del sito.