Il giorno 24/04 u.s. è stato risolutivo e fondamentale per ovviare alla mancata partenza prevista per l’ea del sabato precedente compromesso dalle non particolarmente invitanti condizioni meteo visionate in rete, (anche se poi da Montorio presso la ditta Coma con l’amico Bruno abbiamo potuto verificare che la nottata non era poi tanto male).
La giornata prefestiva e la primavera avanzata hanno favorito la partecipazione di numerosi astrofili sul Voltigno a circa 1.400 m. s.l.m.: la stradina che di solito è meta delle nostre escursioni è stata tutta occupata dai dodici astrofili presenti di cui tre teatini che ci hanno raggiunto sul posto dopo avermi contattato sul mio fedele telefonino tax come al solito molto performante su siti di montagna non coperti dalla rete gsm.
Gli strumenti erano quelli, oltre che del sottoscritto, di Bruno, Paolo, Piero D. e di Maurizio e Giulia che portavano per la prima volta il loro nuovo telescopio NT 200/5 il quale li ha molto soddisfatti nelle osservazioni deep sky; poi erano presenti Gianni, Fabio e Piero F. che hanno allietato la nottata osservativa oltre che con la loro presenza anche molto provvidenzialmente con un fragolino frizzante ed un’ottima grappa friulana per i più freddolosi.
La nottata è stata proficua oltre che per le varie osservazioni, anche per i risultati fotografici ottenuti da me e Bruno nonostante il cielo si sia un paio di volte coperto e di tanto in tanto arrivavano da Nord delle raffiche di vento non particolarmente fastidiose ma sempre poco gradite dagli astrofili. Io provavo una pellicola dia da 1.600 asa della Kodak sviluppata a 1.200 asa la quale mi ha deluso per la grana grossa che ha mostrato, (niente a che vedere con la compianta Panther 1.600) a livelli addirittura delle vecchie scotch chrome; solo la resa cromatica è stata soddisfacente evidenziando sia la parte rossa che quella blu della nebulosa M20 in sagittario. Bruno invece è andato sul sicuro impiegando la collaudata Fuji NPH 400. Ecco alcuni dei risultati (ngc 4565 ripresa con un newton 200 f/4 su NPH 400 e M11 ripresa con il rifrattore Vixen semi-apo da 102 su Kodak - vedi sopra):
Anche i teatini all’opera con un ETX computerizzato dell’amico Edoardo ed un LX3 da 8" equipaggiato con la camera ccd del prof. F. Valentini si son dati molto da fare catturando alcune buone immagini tra cui quella di M13 tra una nuvola e l’altra. Il cielo si è mantenuto quasi sempre sereno per tutta la notte anche se il seeing non è stato favorevole (tra 3 e 4 nella scala di Antoniadi); Marte in tarda nottata, per non parlare al crepuscolo mattutino, non ha offerto una visione sufficiente neppure al rifrattore.
All’alba con Bruno e Piero F., ultimi astrofili della comitiva ad aver fatto "l’amplein" delle ore notturne, abbiamo salutato la falce di Venere nel suo ribollire appena sopra l’orizzonte, luminosissimo come sempre.
(Marco Di Biase, Piero Frangini, Bruno Cirillo)