LE CINGHIE DI TRASMISSIONE SULL’AVALON LINEAR

Non ricordo precisamente quando fu presentata ad una delle ultime fiere dell’Astronomia a Forlì, credo nei primi anni 2000, allo stand di “Astromeccanica” si poteva ammirare un video che documentava la costruzione con macchine di precisione a controllo numerico di questa nuova e innovativa montatura alla tedesca e la rossa Linear faceva bella mostra di se completa di un’ottica a lenti; mi avvicinai curioso per chiedere qualche info e Luciano mi invitò subito a dare un’occhiata all’oculare che inquadrava un bersaglio sulla copertura del capannone e muovere con i pulsanti della declinazione e ascensione retta i due assi; in effetti non c’era traccia del noto effetto backlash quale fisiologico gioco di funzionamento nelle trasmissioni a ingranaggi che si verifica a causa della distanza tra i denti degli ingranaggi innestati nel caso di movimento bidirezionale nel sistema ed è abbastanza evidente soprattutto nella trsmissione del moto da vite senza fine a ruota elicoidale, tipico delle montature per lelescopi amatoriali. Era evidente l’effetto immediato della trsmissione del moto senza nessun apprezzabile ritardo dovuto al sistema a cinghie che sostituiva qualsiasi accoppiamento diretto tra corone dentate. Rimasi titubante al cospetto di tale sistema innovativo, fatto sta che dopo diversi anni mi capitò l’occasione di comprarne una e ogni volta che la ho usata quale supporto affidabile per osservazioni e riprese in quota non posso negare che si tratta di una montatura molto precisa e performante e in autoguida, con assenza di vento e un discreto stazionamento al polo, con PHD Guinding non ho mai notato un errore superiore a 0.03. Fatta questa premessa vengo a condividere la mia esperienza di manutenzione su questa montatura dopo che è rimasta ferma per diversi anni dentro la sua custodia Geoptick; quando decisi di metterla in postazione fissa la scorsa estate, dopo un necessario lavoro di adattamento sulla colonna del mio piccolo osservatorio, mi ha lasciato con l’amaro in bocca nel momento in cui mi accingevo ad effettuare la taratura per il puntamento attivo poiché quasi subito, prima il moto in AR e al secondo tentativo anche quello in DEC, si sono inaspettatamente arrestati. Per il fatto che i motori passo-passo funzionavano entrambi subito ho intuito la causa del problema e la conferma appena mi decisi a smontare il carter di chiusura del blocco di declinazione. La prima cinghietta che collega il pignone sull’asse del motore alla prima delle tre ruote dentate in materiale plastico era completamentre sbriciolata e quello che restava erano solo i sottili fili in acciaio di rinforzo che danno consistenza alla cinghia stessa.

CR1 - Figura 1

In sostanza ritengo che il trascorrere del tempo e forse il non uso costante hanno favorito una sorta di cristallizzazione del materiale gommoso di cui sono composte le ginghie che non hanno mai bisogno di lubrificazione quale altra caratteristica di quest montatura. Dopo una rapida ricerca in rete e un eloquente colloquio con un riparatore su dove reperire le cinchiette di ricambio della giusta misura, arrivai presto alla conclusione che la strada più veloce (anche se forse non la più economica) era l’acquisto come pezzo di ricambio presso il produttore della montatura che fornisce in kit non il singolo pezzo ma una confezione per la sostituzione di tre cinghie per asse o un’altra per tutt’e quattro le cinghie per singolo asse. La sostituzione di entrambe le prime cinghiette di trasmissione è stata abbastanza semplice per l’asse di DEC, meno per quella in AR, non perché sia diverso in modo di operare ma, per quanto da me riscontrato, a causa della posizione di lavoro non agevole sul meccanismo di AR tanto che ho dovuto operare con la testa equatoriale non montata sul suo supporto come fatto per la cinghia del moto in DEC ma su uno sgabbello con seduta imbottita e girevole cercando senza poche difficoltà di tenerla in posizione rovesciata per avere il treno di ingranaggi accessibile dall’alto.

In pratica si può procedere con i seguenti step:

CR2 - Figura 2

CR3 - Figura 3

Il mio iniziale inbarazzo nel prendere atto di questo nuovo sistema di trascinamento del moto degli assi alla presentazione di questa montatura ha purtroppo avuto il suo riscontro sebbene mi fu detto che il materiale costruttivo di tali cinghie era paragonabile a quello delle cinchie di trasmissione delle auto che durano fino alla percorrenza di 140.000 Km; evidentemente non è così né io credetti al paragone. A riguardo però lascio al lettore un punto di riflessione sul fatto che le due cinghiette esterne che equipaggiano il sistema Astromeccanica con DA2 per EQ 6 acquistato molti anni prima, ancora reggono alla grande, forse perché sono nere e non grige!

Marco Di Biase